Un viaggio finito?

Mi sveglio con questa frase nella testa: “bentornato nel mondo reale!“.

Già, il mondo reale, quello nel quale sono atterrato ieri sera di ritorno dal viaggio solidale in Nepal 2019 insieme ad una quarantina di amici.

Il mondo reale” mi dicono i pochi neuroni in funzione a quell’ora del mattino, “… ma si, quello dove vivi! Le strade di Kathmandu, la polvere, l’aeroporto di Manthali, i portatori, Gokyo, il trekking, l’inaugurazione della casa famiglia, i fuoristrada… quello non è reale, è stato solo un viaggio ed ora è finito“, continuano a dirmi i volenterosi, sparuti quanto cocciuti, neuroni.

Rintronato dal jet lag, sono incapace di oppormi a questa sommaria analisi dei fatti; le emozioni provate non possono essere cancellate da un semplice “…ora è finito“.

Ricordi… reali?

D’altra parte la polvere delle strade di Kahmandu è ancora nei miei polmoni.

Non posso dimenticare il gusto delle banane comprate nella calda Manthali; ricordo tutte le smorfie di fatica dei portatori.

Ho promesso di portare tutti i miscredenti del riscaldamento globale a vedere il ghiacciaio dietro al villaggio di Gokyo; mi inorgoglisco meschino pensando di essere stato due volte oltre i 5 mila metri durante il trekking.

Sento ancora le parole di Gaulika Raj durante il discorso inaugurale della casa famiglia; la schiena, infine, testimonia le ore in fuoristrada.

Affiora però un ricordo a mettere pace tra l’esperienza finita ed il mondo reale, abbattendo le barriere di quest’ultimo: il compleanno di Khusbu Tamang nel villaggio di Chukha.

La festa di compleanno a Chukha

Khusbu è una bambina di due anni e sono stato invitato al suo compleanno dal papà, Manik Tamang.

In precedenza ero passato dalla casa di Manik diverse volte, poiché è a pochi metri dalla condotta principale dell’acquedotto al quale Manik ha lavorato, insieme a Dhan Bir, Milan e a Shankarman.

Manik fa il commerciante di capre e con questo lavoro, in un villaggio aggrappato ad una montagna del Kavre raggiunto da improbabili strade, mantiene la famiglia: economia reale in un mondo reale!

Ho notato i preparativi per la festa già dal pomeriggio quando la moglie di Manik, Khusi Lama, era intenta a far friggere sul focolare i Sel Roti, squisite frittelle fatte con farina di riso, latte, zucchero e l’immancabile cannella.

Gli squisiti Sel roti (CC BY-SA 3.0, Wikimedia Commons)

La sera sono salito alla casa di Manik insieme a Shankar, sua mamma e a sua sorella. Lungo il sentiero che passa tra le diverse case si sono uniti a noi parenti e amici; nella stanza a pian terreno, addobbata per l’occasione, ci siamo così trovati in una quindicina di persone, sedute in semicerchio attorno ad un basso tavolino dove stavano la festeggiata, in lacrime dopo avermi visto, con il papà.

La cena a base di pollo speziato, patate e sel roti è stata deliziosa; insieme a tante persone di tutte le età ugualmente sedute per terra non mi sono sentito fuori posto ma, anzi, ben integrato e completamente a mio agio.

Manik, avendo saputo che preferisco mangiare bevendo birra, era riuscito a procurarsi alcune bottiglie di fresca Gurkha poi rispettosamente posate davanti a me; per tutti gli altri aranciata e coca cola.

In Europa è diverso…

La festa è trascorsa gioiosa per tutta la sera ed alla fine è arrivato il momento di scendere il ripido sentiero che porta alla casa di Shankar, dove ero ospitato.

Ero l’unico che calzava scarpe da corsa in montagna; tutti gli altri ciabatte e infradito: forse la rugiada che rendeva viscido il sentiero o forse la birra ma dopo qualche metro tutta la comitiva si era già arresa di fronte all’evidenza che sarebbe stato meglio non prendere più le scorciatoie, troppo ripide per me, ma fare la strada normale. Anche in questo caso qualcuno si è comunque premurato di mettermi a mio agio dicendo che… “in Europa è diverso“: diverso per cosa non lo so, ma comunque le mie scivolate sono state giustificate.

La festa di compleanno di Khusbu Tamang mi ha fatto capire che alcuni viaggi non finiscono; sono i viaggi che non si riescono raccontare perché non si trovano le parole giuste, perché anche nel mondo reale, a volte, per parlare di accoglienza e amicizia non si hanno parole.

Paolo

 

Il viaggio solidale in Nepal si è svolto dal 14 ottobre al 2 novembre 2019. E’ possibile leggere il programma del viaggio in questa pagina.

Riflessioni, scritti e cronache del viaggio disponibili in questa pagina.

 

Bentornato nel mondo reale