“Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone”… Questo aforisma di John Steinbeck mi aveva veramente colpito, quando l’ho letto, perché l’avevo sentito vero, ma mai come ora.

Il Nepal era, per il sottoscritto, una piccola macchia arancio, un po’ schiacciata, fra due altre molto più grandi ed imponenti, una azzurra e l’altra color nocciola, la Cina e l’India, sull’atlante geopolitico che è appeso al muro di casa mia. Nulla di più, nulla di meno.

La sua capitale, Kathmandu, evocava antichi fasti e mitiche leggende asiatiche, dove Principi adolescenti e cortigiani intrallazzatori segnavano il ritmo di affascinanti tempi passati.

Il mitico Everest, mi riportava a letture sulla sua conquista e sulle sue tragiche vicende, dove il freddo, la tempra ed il coraggio dei suoi protagonisti scrivevano le storie incredibili della Montagna.

Ma non avevo mai considerato l’idea di andare in Nepal… mai. Fino a quando il Nepal è venuto letteralmente da me e quella macchia arancio, su quell’atlante anche ormai un po vetusto e scolorito, probabilmente aveva intenzione di non rimanere tale.

Ed il Nepal, quella piccola Macchia Arancio, è venuta da me nel modo più assurdo e sconcertante possibile, nel modo più difficile e duro da vivere. Ma è venuta ed è nata una Storia… La Storia.

E sappiamo tutti come è nata, e di quanto sia stata incredibile .

Quando ripenso al fatto che “sono i viaggi che fanno le persone”, mi dico che la Macchia Arancio non è più tale non soltanto perché ci sono andato in quella macchia, ma perché lei mi è entrata dentro, perché laggiù Qualcosa è nato, è fiorito, ha preso forma e si è materializzato solo e soltanto per quella Storia, e per le Persone che hanno voluto scrivere e vivere quella Storia.

Per tutti quelli che hanno creduto in quella Storia, che hanno donato tempo, forza, e coraggio in quella Storia…

Per tutti quelli che hanno dato denaro e disponibilità, anche poco, anche tanto, non ha importanza, ma che l’hanno fatto con il cuore, pensando all’ incredibile possibilità di dare forma e sostanza ad un Sogno, attraverso la Solidarietà, attraverso l’Umanità, attraverso quei Sentimenti che ci fanno sentire e vivere da Persone che abitano il Mondo, e che sanno di esserci solo di passaggio, in questo Mondo.

Perché il Viaggio è stato si vedere con i propri occhi la Scuola ricostruita, le Persone, la Gente di quel Luogo così lontano e diverso, a se stante, per certi versi misterioso ed irraggiungibile. Ma il Viaggio, quello vero, l’hanno fatto tutti coloro che hanno cambiato i loro occhi ed il loro modo di vedere, con coraggio , con determinazione, con passione, la Vita che da lì ha cominciato a pulsare. Ecco come si è generata la Storia incredibile della piccola Macchia Arancio, schiacciata in mezzo alle altre due più grandi.

Si, sono i Viaggi che fanno le Persone, perché è dalle Persone che possono scaturire i migliori sentimenti e le migliore intenzioni, nelle Grandi e Piccole Storie che la Vita ci dà la possibilità di vivere, anche nel momento preciso in cui tutto, tutto, sembra finire per davvero.

E quell’atlante già un po’ scolorito, con degli stati che probabilmente non esistono più, ora lo guardo con più riverenza, con più rispetto. Penso a quanto quella piccola Macchia Arancio mi ha donato, a quanto mi ha cambiato, ed a quanto ho da ringraziare per la Storia che ho vissuto.

Il Capitano Nemo

 

 

La piccola macchia arancio e la Storia