Gli iscritti al viaggio in Nepal sono arrivati a quota 33 ed è ancora possibile dare la propria adesione.

Ricordiamo a tutti i partecipanti la necessità di avere il Passaporto con una validità residua di almeno sei mesi dalla data di rientro in Italia; quindi, per fare i conti giusti, coloro che rientreranno il 9 marzo 2017 da Kathmandu, dovranno avere un passaporto con scadenza posteriore al 9 settembre 2017.

E' ben chiaro a tutti i partecipanti che questo non è un viaggio... "turistico", il classico trekking nella Valle del Khumbu proposto da moltissimi Tour Operator, ma un itinerario all'insegna della solidarietà e della conoscenza di una cultura molto, molto lontana da quella occidentale.

Per chi ha contribuito alla costruzione della scuola di Nunthala e Waku sarà motivo di soddisfazione vedere le opere finite e, ancor più importante, avrà l'occasione di conoscere personalmente la popolazione che fruirà delle due strutture.

Durante la prima settimana attraverseremo zone tagliate fuori dal flusso turistico: non sarà possibile trovare prodotti come la crema solare, il sapone, l'acqua minerale, le batterie per la macchina fotografica, ecc. Solo cose locali. Sarà pure molto difficile, se non impossibile, trovare un punto per ricaricare il cellulare.  Alcune volte al giorno i cuochi che ci accompagneranno, faranno bollire dell'acqua e con questa riempiremo le nostre borracce; con l'acqua bollita dovremo lavarci i denti. Durante il trekking l'ottimo the nepalese  verrà servito parecchie volte al giorno… se a qualcuno non piace… rischierà di soffrire la sete!

Cammineremo sui sentieri usati dalla popolazione locale da tempo immemorabile; lungo questi sentieri troveremo gli Stupa, le bandiere di preghiera, i muri mani, e impareremo che tutti questi segni  legati alla religione buddista vanno sempre passati sulla sinistra, girandogli attorno in senso orario. Questo vale anche per i grandi Stupa di Kathmandu (Bothnat, Swayambunat, etc..). Il non farlo è considerato dai buddisti una mancanza di rispetto e  verrà richiesto a tutti di comportarsi secondo questa semplice regola. Nelle case si potrà entrare senza scarpe, in segno di rispetto ed eviteremo di gettare nel fuoco cartacce o altri rifiuti perché il fuoco è sacro.

Impareremo a salutare le persone con l'usuale "Namastè" e quando incontreremo un monaco  buddista o una personalità buddista lo saluteremo con "Tashi Delek", mentre il saluto di riguardo nepalese sarà  "Namaskar".

Sarà assolutamente necessario un sacco a pelo medio-pesante; oltre che in tenda, servirà anche nei lodges, dove ci sono le cuccette e materasso, tipo i nostri rifugi.

Per il momento è tutto; prossimamente daremo altri particolari utili per affrontare il viaggio. Una grazie a Luigi per i suggerimenti.

 

 

 

 

Sognando il Nepal – 1
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