Questo viaggio era un sogno che coltivavo da anni e finalmente si è realizzato.
Il primo impatto con la città di Kathmandu è stato impressionante per il grande caos; alla fine del viaggio ho però capito che comunque c’è ordine nel caos . Bisogna vivere la città sotto un’altra prospettiva che sicuramente non è quella occidentale.
Nelle montagne invece ho trovato infinita povertà ma nella gente tanta umanità e serenità. Serenità di vivere al meglio con il poco che si ha. Per me i momenti più toccanti sono stati quando si sono inaugurate le due scuole.
Quella di Waku perché era in un contesto di povertà assoluta, un villaggio isolato, senza corrente elettrica e senza strade percorribili da alcun mezzo se non da asini. Qui venivano a studiare circa 400 bambini che arrivavano dalle vallate adiacenti.
A Nunthala invece c’è stato uno spiacevolissimo inconveniente: la nuova scuola costruita con le donazioni di Cecy Onlus , è stata scoperchiata più di metà da delle fortissime raffiche di vento arrivate neanche 24 ore prima dell’inaugurazione. Grazie al pronto impegno del nostro amico e accompagnatore Lapka Themba Sherpa, che ha trovato delle abilissime persone, al momento dell’inaugurazione la scuola aveva di nuovo la copertura. Si è potuto così effettuare il taglio del nastro e intitolare questa opera a Cecy che vivrà per sempre in questi posti magnifici.
Tutto il resto del viaggio è stato un susseguirsi di emozioni e sensazioni bellissime e mai provate prima dovute ai panorami montani mozzafiato, agli incredibili templi, alla popolazione di queste terre e dai miei compagni di viaggio che sono stati fantastici.
Abbiamo vissuto questo viaggio come una famiglia, come si suol dire “uno per tutti e tutti per uno”.
Un ringraziamento particolare va a Paolo e Rosanna per tutto quello che hanno fatto per noi.
Maury