
Una bambina di nove anni
Una schiava del sesso per quattro stagioni
Dieci miliziani che fanno un branco
Centinaia di stupri
Una creatura dopo la gestazione di nove mesi
-
Numeri, non più persone.
Numeri a chiudere in un cerchio perfetto
il tempo e l'esistenza.
Numeri piangono ciò che si vede
inveiscono contro ciò che non si può evitare
Numeri subiscono la materialità dell'odio
o prevaricano sulla fragilità e la pena.
Numeri si schierano in file scomposte:
i pari protestano e i dispari sopprimono
i pari muoiono e i dispari uccidono.
I decimali vagiscono.
Ma vuoto è l'interno della circonferenza
poiché senza un punto fisso è il suo centro
e tutto è incerto sul suo bordo sbrecciato.
Non voglio girare gli occhi altrove.
Gli occhi seguono una forma che
non ha forma. E si zittiscono,
ammutoliti dalla rabbia, devastati dalla bestiliatà,
soffocati dai singhiozzi, dall'impotenza, dalla frustrazione.
VIOLENZA MALE BRUTALITA' ORRORE CRUDELTA' ABUSO TORTURA TRIBOLAZIONE
Tutte queste storture di una guerra storta
quale vita potranno generare?
Quale carosello inscenano
per te, piccolo, che già nascerai adulto
lì in mezzo a questa sarabanda di morte, tra pochi giorni?
Tu chi sarai?
Come crescerai?
Pur imprestandoti ogni sorriso del mondo,
anche il mio inadeguato ed insufficiente,
chissà se riuscirai a gioire delle piccole cose.
Pur prendendoti in braccio
e con la forza dei titani, lanciandoti per aria,
chissà se sarai allontanato dalle tenebre tanto terribili, tanto temibili.
-
Pur sfiorandoti il viso
con le più sofffici piume di un pettirosso
per dirti che c'è del buono anche nell'uomo
e che non ne dovrai avere alcuna paura,
chissà se riacquisterai fiducia nei tuoi fratelli.
Quel che è sicuro
è che altri dovranno temere la loro condanna
per la tua sconvolgente innocenza. Accetterai questi gesti impacciati?
Le parole non colmeranno la tua tristezza
sebbene con la mia matita e voce
desideri farti arrivare il mio calore,
sebbene con il mio canto e sguardo
intenda cullarti e farti sognare,
sebbene con il mio pensiero e azione
ambisca a proteggerti.
Il tempo accarezzerà il dolore,
forse lo lenirà e contribuirà a limitare
la nostalgia per gli affetti di cui sarai privato.
Ti basterà?
-
Ho raccolto la terra nel palmo della mano
perché tu possa sentire
il profumo dei fiori
che sbocceranno nel deserto,
così da cancellare, sopraffare, disintegrare
il lezzo che ti hanno rovesciato addosso
quando ancora eri nella pancia di tua madre
e sentivi il suo cuore che batteva impaurito
nel darti alla luce.
Quale luce, non so.
Certo non quella che oggi illumina
il Kurdistan iracheno,
accesa dai guerriglieri senza scrupoli dell'Isis.
Non ho il potere di annullare alcunché.
Posso soltanto scrivere e non dimenticare.
Sono io, infatti, nulla.
Ma tu sei, fin da ora,
e sarai, sempre,
senso e motivo del tuo, nostro, esistere.

Una vita spezzata, un’intimità violata senza alcun diritto.
Ha solo 9 anni la bambina tenuta prigioniera dall’Isis per quasi un anno, periodo in cui è stata stuprata da almeno una decina di
miliziani.
La ragazzina è stata messa in salvo da una Ong curda dalla crudeltà dei terroristi, ma è rimasta incinta e rischia di non sopravvivere al parto .
Come si apprende sulle pagine del quotidiano inglese ‘The Independent’, la piccola vittima, di fede yazida, è stata portata via dall’Iraq e adesso si trova in Germania, sotto le cure dei medici di una struttura gestita da un’organizzazione umanitaria. In seguito alle violenze subite, riferisce l’operatore umanitario Yousif Daoud, la bambina è “...traumatizzata, sia mentalmente che fisicamente“. La bimba era stata rapita insieme ad alcune centinaia di donne e ragazzine che qualche tempo fa avevano poi fatto rientro nel loro Kurdistan. Gli stupratori, invece, erano per gran parte miliziani che stanno sulla linea del fronte o ‘ futuri kamikaze’, a cui le ragazzine vengono date come ricompensa.
Episodi di sequestri, prigionie e violenze continuano a ripetersi.
13 aprile 2015