L’Associazione CECY (Creative Engagement for Cooperation and Youth) è nata il 30-09-2015, a Revello, dove ha la propria sede. Dopo il 4-11, a pieno titolo, è diventata l’Associazione CECY-ONLUS, il cui acronimo ha un significato di forte rilevanza per i Soci Fondatori, ma non solo per loro, bensì per tanti tra i suoi 200 tesserati.
La base su cui si fonda l’intero discorso associativo è la solidarietà, espressa sin da subito con il primo obiettivo che la Cecy-Onlus si è posto, organizzando, in novembre, una straordinaria raccolta fondi a Saluzzo.
Guardare oltre, non necessariamente lontano, però oltre, è sin dalle sue prime battute uno dei due principi ispiratori. Essere concreti è l’altro. Il secondo non ha bisogno di commenti. Chiaro, in effetti, è il rovescio della medaglia sotteso, poiché dato che la teoria in sé non serve a far stare bene né noi né chi ci è intorno, puntiamo pertanto alla pratica. Viceversa il presupposto che attiene all’oltre dà adito a considerazioni di varia natura. Quella fondamentale su cui soffermarsi, tolti gli sproloqui filosofici o i risvolti poetici legati al termine, è quella per cui l’oltre ha valore in quanto spazio fisico fuori dall’ego, cioè al di là dell’interesse personale, cioè aperto agli altri.
L’oltre per l’Associazione, ora, è stato appunto il Nepal colpito dal terremoto della primavera scorsa.
Con la Mostra di beneficenza “Non sono grigie le pietre. Artisti per il Nepal” e con la vendita del relativo libro-catalogo(di cui sono ancora disponibili alcune copie) si è raggiunta la cifra esorbitante di più di 20.000 euro, parte dei quali è già stata mandata per costruire la scuola a Nunthala, nel Solukhumbu, dove si è costituita la “Monviso Nepal Foundation”, la neo-nata Associazione locale d’appoggio alla nostra, alla cui testa c’è Lapka Sherpa, amico personale e di vecchia data del Comitato Mario Vallesi (con il quale noi stessi in questa occasione abbiamo collaborato per unire le forze ed essere più incisivi riguardo alla realizzazione del progetto nepalese).
Molto resta da fare a sostegno della ricostruzione della scuola nel villaggio di Wacu, che raggruppa 400 studenti ancora ospitati sotto teloni di fortuna.
Al momento, dunque, l’Associazione sostiene attività che vedono i non così prossimi scenari himalayani come loro luogo d’azione, ma le aspirazioni che ha la Cecy-Onlus non guardano unicamente in quella direzione.
L’idea è di lavorare pure qui, sul territorio, per sensibilizzare circa i temi della tutela ambientale, per facilitare la divulgazione di esperienze alternative ed applicazioni di tecnologie innovative che rispettino ritmi e stili di vita maggiormente a misura di persona, per dare opportunità ai giovani di esprimersi in campo artistico e creativo, unendo il dilettevole al senso civico di appartenenza ad una comunità ampia, verso la quale si è tutti responsabili.
Gli impegni che via via l’Associazione Cecy-Onlus si prenderà e gli obiettivi che s’andranno a perseguire vorremmo fossero condivisi da molti che avranno la possibilità di partecipare attivamente, anche con proposte e suggerimenti, seguendoci su questo sito e sulla pagina facebook.