Storie di pietre che attraversano i continenti e scalano montagne… storie di uomini che faticano

Una pietra sull’Everest

Il 23 maggio 2019 la guida himalayana Dendi Sherpa ha posto una pietra proveniente dalla cima del Monviso sulla vetta dell’Everest.

Il video che testimonia la posa della pietra del Monviso sull’Everest è giunto in questi giorni alla Cecy Onlus.
Dendi Sherpa è il fratello di Lakpa Temba Sherpa che da anni lavora, durante la stagione estiva, al rifugio Quintino Sella al Monviso.

Dendi ha 36 anni e svolge il mestiere di guida himalayana; fra le sue ascensioni oltre gli 8 mila metri ricordiamo: 8 volte sul Manaslu, 4 sul Cho Oyu, una volta sul  Lhotse e sul Gasherbrun II (Pakistan, Karakoram), 11 volte sull’Everest.  Nel momento in cui scriviamo questo articolo Dendi è già impegnato in un’altra ascensione, il K2.

Un mestiere durissimo  ed estenuante,  svolto ai limiti delle possibilità umane, per lunghi giorni oltre la cd. “zona della morte” a condurre alpinisti da tutto il mondo.

Abbiamo conosciuto Dendi a Pokhara, nel mese di novembre 2018 e fummo colpiti dalla sua grande umiltà. Gli chiedemmo di portare una piccola pietra del Monviso sulla cima dell’Everest e lui accettò con entusiasmo. Ci rendiamo conto dell’enorme fatica che ha fatto a girare quel video a 8.848 metri di quota.

Grazie di cure Dendi Sherpa.

Una pietra sul Monviso

Il simbolico gesto della posa della pietra  è la continuazione dell’iniziativa “Everest in cima al Monviso” che vide, lo scorso 7 e 8 settembre 2019, una staffetta di podisti partire da Saluzzo e giungere sulla cima del Monviso portando un frammento della montagna più alta del mondo che venne incastonata sotto la croce posta sulla vetta delle Alpi Cozie.

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Fu un evento che contribuì ad instaurare una bella amicizia tra tutti i partecipanti che condivisero gli scopi dell’iniziativa:  il progetto per la costruzione della casa famiglia Dil Kumari, la ricorrenza del record di ascensione al Monviso da parte di Bernard e Martin Dematteis (amici e sostenitori di Cecy Onlus) e un segno di unità tra la gente del Monviso e delle sue valli e il Sagarmatha (l’Everest).

Segno di unità

Lo scambio di pietre tra le due cime, è un  simbolo di unione che travalica ogni confine geografico e condizionamento culturale, avvicinando mondi diversi e lontani con rispetto reciproco, infrangendo barriere ed ostacoli.
La casa famiglia sarà presto completata ed inaugurata;  per l’occasione è stato organizzato un viaggio solidale dal 19 ottobre al 2 novembre al quale è ancora possibile iscriversi.

Proprio durante la seconda parte del viaggio sarà portata una secondo pietra del Monviso in cima al Gokyo Ri, al cospetto di quattro grandi cime: Everest, Lhotse, Cho Oyu e Makalu.

Storie di pietre e di uomini